Abbronzarsi in sicurezza: consigli per l’esposizione al sole e guida alla scelta dei prodotti solari

Consigli su come abbronzarsi in sicurezza

Bocca sana in corpore sano, diceva così quella locuzione latina giusto? Forse non proprio così, ma a noi piace questa versione. Per questo inizieremo a scrivere una serie di articoli dedicati non solo alla salute orale, ma alla salute di tutto il nostro organismo e in particolare a tutto ciò che possiamo fare per prevenire i nemici più temuti: i tumori. Persino pronunciare o leggere questa parola fa paura, ma bastano pochi piccoli accorgimenti per ridurre notevolmente le probabilità di incontrarli sulla nostra strada.

Visto il periodo, alcuni di voi staranno di certo leggendo questo articolo da una spiaggia soleggiata ed è per questo che vi parleremo di prevenzione dei tumori cutanei, che, com’è ben noto, sono spesso causati da un’errata esposizione al sole.

Non preoccupatevi, potete restare in spiaggia, ma ci sono delle indicazioni che è fondamentale seguire se vogliamo stare al sicuro.

Ci sono principalmente 3 variabili da tenere in considerazione per una corretta esposizione al sole, e non lo diciamo solo noi, ma anche la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori e la Fondazione Umberto Veronesi.

Rispondiamo quindi a tre semplici domande: Quando? Come? Quali?

1. Quando esporsi al sole?

L’orario in cui ci esponiamo al sole è un aspetto estremamente rilevante a cui porre attenzione. Non si tratta semplicemente di una questione di temperatura, ma dell’intensità delle radiazioni ultraviolette. Più è alta l’intensità, più ci si espone al rischio di danno solare. Solitamente i picchi massimi si raggiungono dalle ore 11 alle ore 15, ma è sempre importante controllare l’indice UV in tempo reale. Dove lo possiamo consultare? Semplicemente sui siti e sulle app del meteo.

L’indice UV varia durante il giorno e dipende non solo dalla stagione, ma anche da variabili come la latitudine, la longitudine e la presenza di superfici riflettenti (ad esempio acqua e neve).

Come interpretiamo questo indice? Molto semplicemente più è alto il valore più è rischiosa l’esposizione, nello specifico:

2. Come esporsi al sole?

Per abbronzarsi responsabilmente, le fasce orarie ideali per esporsi al sole sono le seguenti: dalle 8 alle 11 e dalle 16 in poi. 

Prendere il sole negli orari adeguati non significa però essere sollevati dall’obbligo di crema solare, quella ci vuole sempre e va applicata con regolarità.

È importante innanzitutto spalmarla almeno 20 minuti prima dell’esposizione, così da lasciare al prodotto il tempo di essere assorbito adeguatamente e iniziare la sua azione protettiva. Non pensiamo però di cavarcela con una spalmatina mattutina, la crema va applicata con costanza durante tutto l’arco della giornata, ogni 2 ore e in particolare successivamente a bagni o docce. 

Importante è anche la quantità di crema che applichiamo, non basta uno spruzzo, la quantità ideale per ricoprire un adulto è di 40 grammi, ovvero l'equivalente di due cucchiai da cucina.

Come fare invece per le zone del corpo su cui non possiamo applicare la crema? Testa e occhi non sono infatti immuni da melanomi, quindi è sempre bene indossare un cappellino o una bandana e ovviamente gli occhiali da sole.

3. Quali creme scegliere?

Ora che sappiamo bene quando e come prendere il sole ci manca solo un'ultima ma fondamentalmente informazione: quale crema solare scegliere?

Non siamo qui per consigliare brand né tantomeno indirizzarvi all'acquisto in profumeria, in supermercato o in farmacia. 

Ciò che è importante saper scegliere al meglio è l'SPF, ovvero quel valore che indica il fattore di protezione. Molti scelgono il fattore di protezione in base a quanto si vogliono abbronzare o in base a quanto si sono già abbronzati, ma non è questo il metodo. Avere già la pelle abbronzata non significa avere già la pelle protetta, il fattore di protezione va scelto in base al fototipo, ovvero la classificazione dermatologica della pelle basata sulla quantità di melanina. Esistono 6 diversi fototipi, dall' 1, il più chiaro, al 6, il più scuro.

Il fattore di protezione va scelto quindi unicamente in base al fototipo, non in base a quanto è intenso il sole quel giorno o a quanto vogliamo la pelle ambrata.

Ma come facciamo a sapere a che fototipo apparteniamo? Ti aiutiamo noi con questa tabella, ti basterà capire a quale celebrità assomigli di più!

FOTOTIPO 1:  SPF 50+

  • capelli rossi
  • occhi chiari
  • carnagione chiara
  • sensibile al sole
  • si scotta
  • non si abbronza

FOTOTIPO 2: SPF 50

  • capelli biondi
  • occhi chiari
  • carnagione chiara
  • sensibile al sole
  • si scotta
  • si abbronza con difficoltà

FOTOTIPO 3: SPF 30

  • capelli castani
  • occhi chiari o marroni
  • carnagione moderatamente scura
  • si può scottare
  • si abbronza

FOTOTIPO 4: SPF 20 - 25

  • capelli castano scuro
  • occhi scuri
  • carnagione olivastra
  • si scotta raramente
  • si abbronza

FOTOTIPO 5: SPF 10 - 15

  • capelli neri
  • occhi scuri
  • carnagione bruno-olivastra
  • non si scotta quasi mai
  • si abbronza intensamente

FOTOTIPO 6: SPF 6 - 8

  • capelli neri
  • occhi neri
  • carnagione nera
  • non si scotta mai

Oltre all'SPF c'è un altro dato che dobbiamo tenere in considerazione, dobbiamo controllare che il filtro sia efficace sia contro i raggi UVB sia contro i raggi UVA. 

Scegliere il giusto SPF ci protegge di certo dal sole, ma non è la sola caratteristica da verificare su una crema solare, come per tutti i prodotti cosmetici è infatti sempre importante controllare l’INCI.

In particolare vi è una sostanza chimica molto diffusa nelle creme solari: l'ossibenzone, un composto in grado di assorbire i raggi solari, proteggendo di conseguenza la pelle. L'ossibenzone, o benzofenone, può però penetrare in profondità nel derma fino ad arrivare al flusso sanguigno, con possibili effetti negativi sulla nostra salute, in quanto in grado di interferire con il sistema endocrino.

Inoltre, in quanto dentiste Verdenti, non mancheremo di certo dal segnalarvi le conseguenze distruttive che l’ossibenzone ha sull’ambiente, è stato infatti provato come questa sostanza danneggi l’ecosistema marino, uccidendo oppure riducendo la crescita e la fertilità di svariate specie animali e vegetali (coralli, alghe, molluschi, pesci, delfini).

Ora vi lasciamo tornare al sole, speriamo che questo articolo vi abbia dato una consapevolezza maggiore e le giuste dritte per un’abbronzatura sicura. Un danno solare non è affatto banale, è la principale causa dei melanomi e altri tumori cutanei come i carcinomi baso-cellulari, ma come avrete visto, basta poco per prevenire!