Giornata Mondiale contro il fumo

Quanto impatta il fumo sulla salute di denti e gengive?

Il 31 maggio di ogni anno in tutto il mondo cade la ricorrenza del No Tobacco Day, ovvero una giornata dedicata alla sensibilizzazione sui problemi legati al fumo.

Il fine di questa giornata è quello di invitare le persone ad astenersi dal consumo di tabacco per almeno 24 ore, non è un grande obiettivo ma può essere sicuramente un modo per tentare di fare un primo passo nella lotta contro la dipendenza da nicotina. 

Tutti sanno quanto fumare sia pericoloso, fumatori in primis, ma questo non è abbastanza per convincere il 20% della popolazione mondiale a smettere.

Che l’incidenza di tumori, infarti e patologie cardiache sia più elevata nei fumatori rispetto ai non fumatori è scientificamente provato, non abbiamo quindi scritto questo articolo per tediarvi con statistiche e liste di patologie che confermano quanto già risaputo.

In quanto dentiste, oggi vorremmo invece porre l’attenzione sugli effetti del fumo sulla salute orale.

Il danno più evidente e temuto è di certo quello estetico, stiamo parlando dell’alterazione della colorazione dello smalto. Il catrame e la nicotina sono sostanze che causano macchie e alterazioni della colorazione dei denti, in particolare l’ingiallimento e lo scurimento, che a lungo andare sono inevitabili.

Questo genere di difetti estetici sono impossibili da rimuovere con lo spazzolino e spesso anche i trattamenti professionali di sbiancamento non sono risolutivi. Vale quindi la pena rovinare irrimediabilmente un bel sorriso nel quale in passato abbiamo magari anche investito tempo e denaro? Non dimentichiamoci che il sorriso è la parte più bella ed espressiva del nostro corpo, quella con cui riusciamo ad instaurare delle relazioni e comunicare emozioni, perché renderla sgradevole?

C’è poi un’altra caratteristica poco gradevole che il fumo può conferire alla nostra bocca: l’odore. Le sostanze chimiche contenute nelle sigarette possono fossilizzarsi sulle pareti di bocca, polmoni e mucose causando alitosi, ovvero un cattivo alito che è difficile da mascherare anche con gomme e collutori.

Oltre al danno estetico conferito allo smalto, il fumo rende i denti anche più vulnerabili e più tendenti a trattenere la placca, favorendo così la formazione del tartaro.

I danni che il fumo arreca al cavo orale non si fermano però solo sulla superficie dentale, ma vanno a intaccare anche le mucose. Le gengive dei fumatori presentano spesso un colorito poco sano, cartina tornasole del loro stato di salute. Il fumo è infatti da considerarsi come fattore aggravante della malattia parodontale. 

Fumare contribuisce quindi a mettere a rischio lo stato di salute del cavo orale, anche indirettamente, è infatti provato che i pazienti fumatori hanno maggiore probabilità di insuccesso nel caso di interventi di impianto dentale.

Infine come già sappiamo il fumo è soprattutto causa di tumori maligni, restando nel nostro campo di interesse vorremmo riportare come i fumatori abbiano sei volte più probabilità di sviluppare il cancro orale rispetto ai non fumatori, si tratta di un tumore che può colpire le labbra, la lingua, le guance e la gola, parti del corpo che non siamo soliti associare a queste patologie ma che con le cattive abitudini possono essere altamente colpite. Se interessati ad approfondire il tema, abbiamo scritto un articolo a riguardo sul nostro blog https://www.cappellettirosanelli.it/post/cancro-e-igiene-orale

Il fumo è quindi un'abitudine dannosa strettamente collegata alla salute del cavo orale, ottenendo nei migliore dei casi a denti macchiati, alito cattivo e infezioni gengivali e nel peggiore il cancro. Il fumo mette a rischio la qualità della vita e la vita stessa. Se sei un fumatore cogli questa giornata del No Tobacco Day come un’occasione per riflettere sulla tua cattiva abitudine, quanto sei disposto a rischiare ancora? Ne vale la pena? Parla con il tuo medico e saprà di certo indicarti le strategie più adatte per smettere. Possiamo aiutarti anche noi, parlacene in studio!